Oggi, 2 Aprile, il nostro viaggio ci porta a esplorare stelle e pianeti di una galassia di cui non si parla ancora abbastanza. Per farlo, ti racconterò di un progetto davvero speciale nato dal desiderio di raccontare la realtà dell’autismo e segnare il passaggio dall’inclusione alla convivenza sociale: la fondazione Tra Terra e Luna.
Dalla storia di una mamma
A raccontare questa storia è Roberta. Oltre a lei ci sono altre due mamme che fanno da pilastro a questo progetto: Francesca e Sara. Vivono tutte delle quotidianità diverse, ma hanno sempre trovato aiuto nel confronto con l’altra. Nella diversità hanno in comune l’essere mamma di ragazzi autistici. Con l’auspicio di creare una rete che possa diventare fonte di unità e forza, nasce così il loro progetto: Tra Terra e Luna.
Siamo nel 2020, quando il progetto si presenta sotto le prime vesti di blog, l’obiettivo è quello di fare divulgazione sui temi dell’autismo. I due anni successivi sono stati decisivi per la realizzazione di diversi strumenti didattici e la pubblicazione di un libro, ma tela spiego meglio a breve. Si arriva così al 2023 quando nasce ufficialmente “Tra Terra e Luna Foundation”, il progetto assume ufficialmente le forme di un Ente del terzo settore, nello specifico un ente di carattere filantropico.
Una sognatrice di nome Giulia
Con gli occhi colmi di gioia, come solo una mamma può parlare, Roberta ci racconta chi è Giulia, sua figlia. La prima parola che usa per descriverla è sognatrice. Ci racconta della sua immensa curiosità e interesse per lo spazio “sa tutto sulle stelle e i pianeti”, ma allo stesso tempo è una ragazzina che vive con i piedi per terra, che ama la natura e le lunghe passeggiate in montagna. È da qui che nasce il nome della fondazione, o meglio, da un disegno fatto dalla piccola, che è diventato anche copertina del libro della mamma “Borderline: tra Terra e Luna“.
Questo libro è esempio di uno dei tanti strumenti di cui si avvale Roberta per raccontare cosa vuol dire vivere insieme a qualcuno a cui è stato diagnosticata la sindrome dello spettro autistico.
I disturbi dello spettro autistico (dall’inglese Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da deficit persistente nella comunicazione sociale e nell’interazione sociale in molteplici contesti e pattern di comportamenti, interessi o attività ristretti, ripetitivi.
Ministero della Salute, 3 giugno 2021
Se ti stai chiedendo com’è fatta la loro ruotine, sappi che le giornate sono molto organizzate e in questi casi l’agenda è la migliore compagna, all’interno della quale viene programmata ogni singola attività prevista. Un primo insegnamento che l’autismo offre a queste famiglie è proprio l’organizzazione, che si riflette in ogni ambito della loro vita, dallo sport, agli amici e alla scuola. Uno degli obiettivi della fondazione è proprio quello di trasmettere quanto di positivo ha da offrire ciò che regola la loro quotidianità, proprio come la capacità d’organizzazione.
Dall’inclusione alla convivenza sociale
Se dovessi raccontarti la missione ultima di Tra Terra e Luna, la riassumerei con una sola frase “segnare il passaggio dall’inclusione alla convivenza sociale“. Durante la nostra chiacchierata, Roberta tiene a spiegarne il significato con una semplice domanda: “cosa vuol dire normale?”.
L’accezione che assume nella maggior parte dei casi, porta molti a parlare del concetto di inclusione, termine che indica un processo di accoglienza del “diverso” nel “normale“.
Tuttavia, il concetto di normalità risulta inadeguato di fronte alla diversità tipica dell’esistenza umana. Ogni singolo individuo è diverso a modo proprio e questa stessa caratteristica contribuisce a svuotare del suo significato il termine “normale”. Sarebbe più corretto parlare di convivenza sociale, approccio tipico di un contesto che accetta la diversità come caratteristica intrinseca dell’uomo e parte integrante della sua realtà. Solo davanti a questa consapevolezza può nascere l’impegno di creare ambienti che entrano in armonia con tutti.
Sin da piccoli
L’evoluzione della Fondazione è segnata dalla determinazione nel voler realizzare progetti sempre più ambiziosi. Tra questi, quello di cui voglio parlarti è AutLab, un percorso didattico digitale dalla durata di 30 ore, messo a disposizione dalla piattaforma del MIUR e accessibile anche sul sito dedicato . Nasce come un corso indirizzato alla formazione di docenti non specializzati che possano sviluppare percorsi educativi idonei alle necessità di alunni autistici.
Oggi si registrano più di dieci mila insegnanti che si stanno formando grazie a questo corso e che contribuiscono a instaurare la convivenza sociale come caratteristica di una nuova società. In particolare, si tratta di un corso online asintoto, il docente riceve una cassetta degli attrezzi che torna utile per trasformare la didattica classica in una adatta a tutti. L’importanza del progetto emerge in relazione alla necessità di insegnare e, quindi, imparare le giuste regole sin da piccoli.
Arte come linguaggio delle stelle
Tra gli strumenti di cui ci parla Roberta si annovera anche l’arte. Racconta di esperimenti passati di “arte immersiva“, non del tutto adatti a soggetti autistici per via delle troppe stimolazioni sensoriali che possono sfociare in crisi. Nonostante questo, però, spiega come l’arte possa offrire molti altri spunti funzionali alla convivenza sociale.
L’autismo e l’arte viaggiano per immagini. L’arte è un linguaggio universale e può essere lo strumento adatto a connettere persone diverse.
Roberta Salvaderi
Usare l’arte come linguaggio d’espressione svolge un duplice compito, da un lato consente a soggetti neurodivergenti di comunicarsi al meglio attraverso il “tratto“, dall’altro può rendere più accessibili contesti in un primo momento distanti. Questo è reso possibile dalla capacità dell’arte di estendersi ben oltre le barriere imposte dalle lingue e dalla società in generale. È così, che spesso, diventa il veicolo prediletto per esprimere emozioni e pensieri altrimenti difficili da comunicare con le parole.
Per questo, i progetti di Tra Terra e Luna hanno in programma di abbracciare e continuare a creare esperienze artistiche, come laboratori di pittura e visite museali, che possano diventare strumenti standardizzati da usare in ambienti diversi, al fine di contribuire a una nuova convivenza sociale.